Pasquale Revoltella per Trieste fu il vero “tycoon” del suo tempo, anche grazie alle opere pubbliche sovvenzionate e realizzate in città , e per l’impegno di mecenate nei confronti delle arti e delle lettere. Dopo l’amore viscerale verso sua madre, il barone amò davvero Trieste. Perché credeva nella città e nelle sue potenzialità e sapeva come e cosa fare per metterle in atto con generosità : il suo mecenatismo era in perfetta linea con l’idea borghese allora dominante, in virtù della quale il bene pubblico era essenziale per consentire e aiutare la crescita del bene privato.
Miriam Blasich ha scritto questo libro come se lo scrivesse il Barone in prima persona. Scrive Revoltella: “Vi invito ad entrare nella mia vita. Questa non è una semplice biografia, ma un vero e proprio viaggio nella Trieste dell’Ottocento. Seguitemi e parola dopo parola vi condurrò fino in Egitto e insieme saremo testimoni di uno degli eventi piĂą eccezionali della mia epoca: il taglio dell’istmo di Suez. Vi presenterò molti miei amici tra cui Carl Ludwig von Bruck, Ferdinand de Lesseps, Friedrich Hitzig, Giovanni Moscotto, i fratelli Tominz e persino l’arciduca Massimiliano d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe…”.