Che ne sarà del centro storico e delle nostre chiese? E che ne sarà dello strudel o degli žlikrofi? La globalizzazione culturale spinta cui oggi assistiamo potrà avere degli esiti disastrosi, come anche però farci assistere ad una rinascita spirituale, che magari partirà in maniera imprevista ed impensata dai più giovani, dagli adolescenti.
In un avvincente giallo fantareligioso, il libro descrive una società in rapido ed inesorabile invecchiamento, dipendente dalle sostanze antidepressive, con una legislazione che ha scelto la direzione dell’individualismo più radicale sino a forzare l’intimità familiare e addirittura biologica dei più giovani. Mentre il profilo etnico del territorio – già modificato sostanzialmente dall’immigrazione – viene sconvolto in maniera improvvisa da un evento impensabile, la sparizione dei riferimenti religiosi cristiani lascerà spazio alla rinascita spirituale in nuove improvvisate “catacombe”.
I brevi racconti esplorano in maniera quasi onirica come potrebbe diventare la nostra società in un futuro non troppo lontano, collocato – in maniera indefinita – nello spazio distante alcuni decenni dall’oggi. I racconti, testimonia l’autore, sono nati quasi da soli, provocati da articoli di cronaca o da incontri e riflessioni sgorgate dalla sua attività quotidiana.