Joyce in scena. Trittico triestino raccoglie i testi del progetto “Joyce a Trieste”, mirato a dare spazio alla presenza del grande scrittore irlandese nella capitale giuliana dal 1904 al 1920 (con alcune interruzioni a Roma e a Zurigo).
Joyce ha scritto una sola opera teatrale: Exiles (di un’altra, My Brilliant Career; sappiamo solo che è esistita e che egli la distrusse, mentre di una terza, Dream Stuff, non resta quasi nulla), e quindi l’idea che aspetti anche immaginari della sua vita possano trovare sulla scena una collocazione accattivante non è inverosimile.
La trilogia è composta da Nora Joyce: l’altro monologo (Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, 2004), Il Maestro e Cicogno (Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, 2007), Egon Jim (Teatro Stabile di Trieste La Contrada, 2016).
Nel caso di Nora figurano due versioni del testo: la prima è quella estesa, la seconda quella messa in scena con alcune riduzioni e l’introduzione del personaggio di Lucia, la figlia di Joyce.