1875: sono passati appena 8 anni dalla fucilazione, in Messico, di Massimiliano, fratello dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe; soltanto 15 dall’inaugurazione del castello e 19 dall’inizio dei lavori sul promontorio, e a Firenze Aurelia Cimino Folliero de Luna sente l’esigenza di pubblicare le sue impressioni su un luogo così caro ai triestini e su una vicenda triste e romantica, tanto seguita dall’opinione pubblica europea.
Massimiliano & Miramare (una guida al castello e un ritratto dello sfortunato imperatore e di sua moglie Carlotta, sopravvissuta agli Asburgo e morta pazza nel 1927) è, forse, il primo libro italiano sull’argomento, tanto che qualcuno ha addirittura ipotizzato che Giosuè Carducci tre anni dopo sia arrivato a Trieste incuriosito da quanto la Cimino Folliero de Luna aveva scritto. E da quella visita sarebbe nata la celebre poesia Miramar.