Ettore Malanati con profondo rispetto e commozione delinea la figura e ripercorre il cammino esistenziale del vescovo-arcivescovo monsignor Antonio Santin. Partendo dal giorno della sua morte (17 marzo 1981) l’autore, ultimo segretario del presule, rilegge, attraverso una avvincente sequenza di scene rettrospettive, la singolare, tragica ma esaltante vita di mons. Santin. Il vescovo si muove in uno scenario storico straordinariamente complesso, passa attraverso tempi singolarmente convulsi, incontra personaggi di tutto rilievo sul piano religioso, socio-politico e militare, fornisce risposte indeclinabili, pronte e decisive a fronte di avvenimenti politici, sociali e religiosi assolutamente rilevanti che accadono nel suo episcopato. L’autore, seguendo fedelmente l’impostazione strutturale e le modulazioni tematiche dell’autobiografia di mons. Santin, ne amplia il testo arricchendolo con molteplici fonti documentali e archivistiche nonchĂ© con interessanti e inediti ricordi personali.