Massimiliano, imperatore del Messico per soli tre anni, sa bene che sta andando tutto a rotoli, ma non abbandona il Paese che è diventato la sua nuova patria. In questo libro, pubblicato un anno dopo la tragedia, il medico che lo accompagna ci fa conoscere un Massimiliano inedito circondato da una pletora di personaggi il cui primario interesse è il proprio tornaconto. Con pennellate ironiche il dottor Basch ce li presenta senza mezze parole: dal mellifluo padre Fischer ai generali messicani più o meno fedeli; ci spiega la situazione politica alquanto ingarbugliata del Messico, ma soprattutto ci parla di un imperatore umano, del quale ci mostra le lacrime e anche le tante risate.
Basch ripercorre gli ultimi dieci mesi di vita dell’imperatore con ritmo incalzante, riportando le pagine del suo diario e facendoci rivivere in presa diretta, giorno dopo giorno, le fasi di avvicinamento alla fine. Il merito del dottor Basch è di averci restituito un ritratto senza sbavature, preciso, intenso e dipinto con profondo rispetto, ma anche affetto, verso un imperatore che forse non voleva esserlo, ma che non si è mai tirato indietro. Samuel von Basch (Praga, 1837-Vienna, 1905) è passato alla storia per aver inventato lo sfigmomanometro, lo strumento che ancora oggi usiamo per misurare la pressione arteriosa.