Il libro analizza i retroscena di un delitto storico: il 10 settembre 1898, a Ginevra, la sessantenne Imperatrice Elisabetta d’Austria viene ferita a morte dall’anarchico italiano Luigi Lucheni. Gli autori studiano e ricostruiscono le circostanze che portarono all’attentato e le successive indagini tese a dimostrare l’ipotesi di un vasto complotto dietro l’atto di un singolo individuo.
Il libro si articola su tre piani: le indagini con i conseguenti interrogatori, sopralluoghi, perquisizioni e colpi di scena; la biografia a incastri dell’Imperatrice resa attraverso le sensazioni, le emozioni e i sentimenti delle persone che le sono state maggiormente vicine; e la storia, avvincente ed esauriente, del movimento anarchico, dei suoi ispiratori, delle sue teorie rivoluzionarie e dei suoi seguaci. Primo fra tutti Luigi Lucheni.